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venerdì 26 marzo 2010

Buone ragioni per noleggiare una bicicletta in Sicilia - Cicloturismo e sapori di Sicilia


Ciclo Free noleggia biciclette di ottima qualità e organizza in Sicilia tour in bicicletta individuali e di gruppo.

Lo spirito di questi tour non si limita a soddisfare l'impulso sportivo e dinamico del cicloturista, ma si spinge fino a fare della vacanza in bicicletta in Sicilia una esperienza così gradevole da risultare assolutamente indimenticabile. Non è raro, infatti, che chi partecipi a un tour organizzato da Ciclo Free decida di tornare ancora in Sicilia a percorrere nuovi tragitti sotto la guida esperta e competente di Ciclo Free.

Questo articolo fa parte della rubrica Buone ragioni per noleggiare una bicicletta in Sicilia.

Qui presentiamo infatti uno splendido esempio di buona, diremmo anche buonissima ragione per venire a pedalare in Sicilia con Ciclo Free. Si tratta del primo piano di una delizia della gastronomia siciliana, in particolare ragusana: i ravioli ripieni di ricotta. A richiesta è possibile recarsi a osservare, durante una tappa del tour, la preparazione di questo e di altri formati tradizionali di pasta fatta in casa.

E' così che una vacanza in bicicletta si allarga a diventare un modo simpatico, gradevole e affascinante di conoscere un territorio e di incontrare la sua gente.

Questo è lo spirito con cui Ciclo Free organizza i propri tour di cicloturismo in Sicilia: una vacanza in bicicletta a contatto con la Sicilia più vera.

Ci fa piacere citare qui un brano del bel romanzo L'eco del gusto, un libro di Emanuele Lombardo ambientato nella Sicilia degli anni della seconda guerra mondiale. Di questo romanzo Ciclo Free ha sposato l'amore per la tradizione e lo stupore per la scoperta del tesoro prezioso che sta alla base delle tradizioni gastronomiche locali. Ecco a voi, dunque, l'occasione per deliziarvi con la poesia dei sapori:

... Jean era ammirato dall’antica sapienza con cui le mani di quelle donne impastavano, farcivano e poi decoravano dei semplici biscotti. Lo colpiva sempre la grazia con cui, alla fine di un lavoro così lungo, ne arricciavano laboriosamente i bordi. Ci voleva tempo, tanto tempo, per fare un solo biscotto. Nei gesti di quelle mani, lenti, accurati, ripetuti, Jean percepiva l’essenza del tempo. E quel tempo dava un senso a tutto. Il tempo scorreva fra le dita e si assorbiva, come un ingrediente profumato, nell’impasto di quella delizia croccante.

Gli sembrava di sentire, in quei momenti, le voci delle migliaia di persone che, nei secoli passati, avevano impastato, farcito e poi decorato a loro volta quegli stessi biscotti. Tutte avevano riversato il proprio tempo in quell’impasto e adesso quel tempo riaffiorava, come un’eco lontana, da quel sapore rustico...

www.ecodelgusto.com

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