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martedì 29 giugno 2010

Cicloturismo in Sicilia: percorsi e paesaggi indimenticabili


Ho il piacere di inviare questo breve contributo al bel sito di Giuseppe Montalto, probabilmente la migliore guida cicloturistica che io abbia mai incontrato nei miei numerosi tour in bicicletta in giro per l'Italia, dato che ho organizzato il mio giro in bicicletta della Sicilia con il supporto e con la collaborazione di Ciclo Free.

Ho noleggiato una bici da corsa e posso testimoniare che il modello assemblato personalmente da Giuseppe è davvero un prototipo di ottima qualità. Direi che guidare quella bicicletta mi trasmetteva un senso di stabilità e di grande affidabilità. Promuovo, dunque, a pieni voti e sinceramente Ciclo Free come fornitore di biciclette a noleggio.

Ma la ragione per cui ho deciso di inviare questo contributo al sito di Giuseppe sta nel valore che ha avuto per me il suo supporto, in fase di organizzazione della vacanza, nella scelta dell'itinerario del mio tour individuale in Sicilia.

Desideravo infatti tracciare un percorso nuovo, che mi portasse ad attraversare tratti della Sicilia meno scontati e più veraci. Non sono infatti il tipo di turista che desidera andare soltanto a Taormina e a Piazza Armerina. Amo, invece, inoltrarmi nel cuore più nascosto di una regione e vivere da vicino il contatto con la cultura del posto che vado a visitare.

Ci stavamo sentendo per telefono, quando spiegavo a Giuseppe questo mio punto di vista, ma giurerei di avere visto i suoi che s'illuminavano mentre gli chiedevo di disegnare per me un percorso nuovo e alternativo alle tratte più classiche offerte dai tour operator.

I suoi suggerimenti sono stati preziosi. I paesaggi che ho visto, e che ho fotografato, percorrendo strade secondarie lungo il tragitto Caltagirone, Vizzini, Palazzolo, Modica, Portopalo, Noto, Siracusa, mi hanno davvero conquistato. A questa email allego una foto del bellissimo paesino di Vizzini, di cui avevo letto a scuola, da ragazzino, quando studiavo in antologia della letteratura italiana le opere di Giovanni Verga: Cavalleria rusticana, La lupa, Mastro Don Gesualdo etc...

Il paese conserva ancora oggi, per quanto sia invaso dalle macchine, come quasi tutto il resto del nostro mondo civilizzato, quell'atmosfera rurale tipica dei racconti di Giovanni Verga. Lo vedi spuntare, arroccato sul cocuzzolo di una collina, circondato da campi di fichi d'India, svoltando da un tornante. E' davvero una visione suggestiva, questo gruppetto di case che spunta in mezzo alla campagna siciliana, un'emozione per la quale ancora oggi mi sento di ringraziare Giuseppe Montalto e quindi Ciclo Free.
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Per informazioni e prenotazioni scrivete a ciclofree@tin.it ciclofree@tin.it

lunedì 7 giugno 2010

Buone ragioni per noleggiare una bicicletta in Sicilia: un incontro interessante pedalando fra i monti iblei


"Amo il cicloturismo perché amo il turismo. Amo il cicloturismo perché amo il ciclismo. Amo il cicloturismo perché mi piace vivere, e pedalare in piena libertà è davvero un bel modo di vivere. per me il cicloturismo è una vacanza ricca di energia e di emozioni forti!"

Con queste parole piene di entusiasmo, il nostro lettore condivide con gli altri visitatori di questo portale tutta la gioia che ha provato durante il tour individuale di cicloturismo che ha compiuto in Sicilia con la guida e con l'assistenza di Ciclo Free, il principale operatore professionale di cicloturismo nella Sicilia orientale.

Oltre allo spettacolo dei paesaggi e dei profumi della campagna iblea, il nostro ciclista entusiasta ci parla di un incontro molto interessante che ha fatto fra le rocce bianche dei monti iblei.

"Stavo pedalando in una strada di campagna, fra muretti a secco fatti di grosse pietre bianche, quando, arrampicato su un enorme masso calcareo vedo, in controluce, la sagoma di un uomo intento a traguardare attraverso una sorta di strano cannocchiale. 'Che sta facendo?', gli chiedo incuriosito. Mi avvicino e noto subito che la sua attrezzatura sembra uscita da un museo della scienza e della tecnica: è tutta fatta in legno e in metallo scuro. Nessuna traccia di apparecchiature elettroniche. 'Faccio un rilevamento', mi risponde lui con gentilezza, distogliendo per un attimo lo sguardo dal suo strumento. 'E' un ingegnere?', gli chiedo. 'Sono un topografo', mi risponde lui, stavolta senza nemmeno allontanare l'occhio dal mirino del suo curioso strumento. Rimango lì a guardarlo intento nelle sue osservazioni. In mano tiene un blocco note e di tanto in tanto si sofferma a fare dei calcoli. Appunta scrupolosamente i risultati sul suo taccuino e poi riprende l'osservazione.

Quando ha finito, scende e si presenta con garbo. E' un tipo un po' all'antica, molto educato e dai modi gentili.

'Non ci sono apparecchiature più moderne per fare questo lavoro?', gli chiedo con una punta di insolenza, di cui subito mi rammarico.

'Sì, certo che ci sono, ma è non ho molta fiducia nei risultati di queste apparecchiature così sofisticate'. La sua voce ha un tono un po' critico. 'Anzi, è proprio a causa della eccessiva fiducia di un mio collega nelle sue attrezzature modernissime, che adesso io mi trovo qui a fare questo lavoro come si faceva trant'anni fa'.

Quello che ho incontrato era un topografo vecchio stampo. Non era una di quelle persone che si rifiutano di comprendere le nuove tecnologie, ma aveva conservato la capacità, cosa rara ormai, di usare la mente prima delle macchine. 'Non basta schiacciare un bottone', mi ha detto, 'per essere un bravo topografo', e poi ha passato 15 minuti buoni a spiegarmi la geometria che sta alla base del sistema di misurazione che stava usando.

Non sono in grado di descrivere nemmeno la metà dei principi che mi ha illustrato. Ricordo solo che tutto si basava sulle proprietà dei triangoli simili. Quello che mi ricordo bene, però, è che a un certo punto, davanti a me, ha estratto la radice quadrata di un numero a tre cifre... e io non sono più nemmeno capace di fare le divisioni in colonna con carta e penna.

E' stato un incontro molto stimolante, perché ho avuto la possibilità di incontrare una persona innamorata del proprio lavoro, che lo faceva con passione e con grande impegno, usando la mente, anziché sperare che le soluzioni gli arrivassero da apparecchiature estremamente complicate.

Mi è piaciuto, perché secondo me anche il cicloturismo si basa sullo stesso principio. Non c'è nulla di più semplice di una bicicletta. Bisogna salirci sopra e pedalare. Quello che ottieni dalla tua bicicletta dipende tutto da te. Minima tecnologia, massima interpretazione personale. Non c'è la cilindrata del motore a stabilire la velocità con cui ti muovi nel territorio. Ci sono soltanto le tue gambe, il tuo fiato, il tuo cuore.'


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Visita anche www.ecodelgusto.com/ciclofree/


Cicloturismo e noleggio biciclette in Sicilia: c'è molto di più

Cicloturismo: una forma di turismo, una disciplina sportiva, un hobby?

Una passione, risponderebbe Giuseppe Montalto, titolare di Ciclo Free, il principale operatore di Cicloturismo e di noleggio biciclette della Sicilia orientale.

Il cicloturismo è quasi una filosofia, un modo di essere. C'è una ragione per cui uno sceglie di inforcare una bicicletta, di mettersi in gioco in prima persona e di attraversare il territorio confidando solo su una buona bici e sulla forza delle proprie gambe. E questa ragione è, probabilmente, il desiderio di virere in maniera più profonda il contatto con il territorio, di sentirne l'aria sul viso, di percepire gli odori della campagna e di ascoltarne i suoni.

E' questa filosofia a fare di Ciclo Free molto più che un operatore di cicloturismo in Sicilia: Ciclo Free porge ai propri ospiti un invito sincero a scoprire il carattere più ospitale e genuino della Sicilia.

Questi valori fanno di Ciclo Free il partner ideale del movimento culturale ispirato al bel romanzo di Emanuele Lombardo, L'eco del gusto, ambientato in Sicilia. L'eco del gusto ha l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile dell'economia del mondo rurale siciliano e delle imprese impegnate nei settori della gastronomia di qualità, del turismo e dell'ospitalità.

Questo romanzo parla infatti del viaggio avventuroso di un soldato belga in Sicilia, fatto appunto su due ruote, a bordo di una vecchia motocicletta italiana.

Oggi Ciclo Free è lieta di presentare la sezione che L'eco del gusto le ha dedicato all'interno del portale e vi invita a visitare il sito:

www.ecodelgusto.com/ciclofree/
Per richiedere informazioni o per prenotare la vostra vacanza in bicicletta in Sicilia contattate liberamente Giuseppe Montalto all'indirizzo: ciclofree@tin.it